Dal 1910 al 1937, le Officine Reggiane costruirono 160 locomotive a vapore, di tutti e tipi, sia a scartamento (in termine tecnico la distanza fra le facce interne delle rotaie) normale sia a scartamento ridotto.
Fra i gruppi più significativi che hanno svolto servizio presso le Ferrovie dello Stato molti sono stati costruiti in un certo numero dalle Reggiane: vogliamo ricordare le 30 locomotive Gr. 835, la macchina da manovra per antonomasia; le 19 Gr. 740 , la più diffusa macchina per servizio merci delle FS, di cui ne sono stati realizzati ben 470 esemplari (la 740-409, la cui targa è esposta sopra la bacheca modelli è ancora esistente, in stato di marcia, ed è conservata dalla Direzione Regionale Trenitalia di Bologna presso il Deposito Rotabili Storici di Rimini); le 20 Gr. 940, versione locotender della 740 (anche di questo modello ve ne sono diverse, sia statiche sia in ordine di marcia); fino alle 10 locomotive del gruppo 685, vere regine della rotaia, con i loro 1.250 cv di potenza e 120 km/h di velocità massima.
Esaurita la fase della “grande” trazione a vapore (le FS avevano cessato la costruzione di locomotive nel 1927), furono costruite piccole serie di macchine a scartamento ridotto per le ferrovie coloniali (foto del montaggio e della locomotiva Gr. 442).
Le Reggiane, pur non procedendo a nuove costruzioni, svolsero per molti anni l’attività di riparazione e revisione ciclica delle locomotive a vapore delle FS che, vogliamo ricordarlo, sono rimaste in servizio molto a lungo, fino alla metà degli ’70.
Una caso a parte è rappresentato dalle locomotive del gruppo Mα, progettate dalla Breda e costruite in buona parte alle Reggiane che, grazie alle attività di riparazione, avevano conservato le esperienze e le tecnologie relative alle locomotive a vapore.
Si trattava di una fornitura in conto riparazione danni di guerra che lo Stato italiano doveva alla Grecia in seguito alle vicende della seconda guerra mondiale (comprendente, oltre alle locomotive, anche molte carrozze viaggiatori e carri merci).
Questo serie di 20 esemplari fu l’ultima costruzione di macchine nuove effettuata in Italia ( anni 1953 e 1954) ed erano fra le più imponenti locomotive realizzate in Europa.
La potenza era di ben 2.600 cv con una velocità massima di 90 km/h, la lunghezza del complesso macchina-tender era di quasi 25 metri e il peso di 204 tonnellate.
Gabriele Savi
Alberto Sgarbi